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Dal 26 al 29 maggio scorso si è tenuta a Bologna l’Exposanità, si tratta di una fiera i cui temi principali sono la sanità e  la disabilità. Io e la mia famiglia, come rappresentanti regionali, siamo andati a visitarla in cerca di novità .

Dopo esserci messi in contatto con il rappresentante della regione Emilia-Romagna,  Giuseppe Vaccari e il figlio Maurice, siamo dati appuntamento all’entrata della fiera e insieme a loro abbiamo attraversato i vari stand. Nella mattinata abbiamo visitato gli stand sulla mobilità, abbiamo così avuto modo di vedere le principali officine italiane che apportano modifiche alle auto e soprattutto di farci conoscere come associazione Raggiungere.

Nella tarda mattina abbiamo conosciuto il sig.Fulvio Marotto, di cui, per chi se lo ricorda, si era parlato sull’ultimo numero del giornalino. Fulvio a causa di una infezione ha perso mani e gambe. Marotto non conosceva nemmeno la nostra associazione, allora noi prontamente ci siamo presentati e ci siamo salutati con la promessa di mantenerci in contatto in quanto il sig. Marotto sta lavorando ad un progetto molto interessante, relativo alla realizzazione di protesi adatte ad ogni tipo di sport. Inoltre sta tentando di omologare un brevetto che dovrebbe permettergli di guidare la sua moto su strada. Quindi penso che a molti possano interessare gli sviluppi di questo progetto.

Nel pomeriggio ci siamo recati nel padiglione dove esponevano le officine ortopediche che realizzano protesi. Anche qui ci siamo scambiati i contatti con le varie officine, naturalmente c’era chi ci conosceva già, ma non ci dava molta importanza, ma magari di più ad associazioni legate a qualche personaggio famoso. Ci siamo informati sulle varie tipologie di protesi che oggi ci sono nel mercato, e abbiamo visto concretamente i guanti al silicone che sembrano essere estremamente duraturi e soprattutto sono personalizzabili. Abbiamo cercato di coinvolgere maggiormente le varie ditte, chiedendo anche se potevamo pubblicare il loro nominativo sul nostro sito e viceversa.

Secondo il mio parere è stata una giornata proficua; mi è servita per avere una panoramica, anche se non esaustiva, delle realtà presenti nel mercato italiano che possono essere inerenti la nostra Associazione. Credo sia stato importante presentarci con alcune realtà nuove e ricordarci con quelle “vecchie”. Inoltre ho raccolto alcuni dati e informazioni che potranno essere utili per la costruzione e modifica del nostro sito.

SANDRO PUPOLIN

 

Lecce, 30 agosto 2010

Sono Valentina Labriola, ho ventiquattro anni (la stessa età di “Raggiungere”) e vivo in provincia di Lecce. Sono nata con una malformazione all’avambraccio sinistro. Dall’età di due ho una protesi.

Studio Ingegneria dei Materiali. Ho la passione per le nanotecnologie, applicate in elettronica ed in campo medico. Mi piace il nuoto e lo pratico, quando posso; in passato ho avuto anche l’opportunità di intraprendere la carriera agonistica (non l’ho fatto, perché sarebbe stato difficile conciliare il tutto con l’attività scolastica!). Ho la patente e guido tranquillamente da più di cinque anni. Conduco una vita normalissima.

Io e la mia famiglia siamo soci di “Raggiungere”, fin dalla sua fondazione. Mio padre è rappresentante regionale per la Puglia.

Della mia vita non cambierei nulla! Sono orgogliosa di essere così come sono; il mio piccolo handicap è un dono, che mi ha semplicemente permesso di crescere e maturare, un po’ prima dei miei coetanei.

Ognuno di noi ha delle peculiari caratteristiche, che ci contraddistinguono. Vivere pienamente la propria vita, significa scoprirle e valorizzarle al massimo; basta crederci e non mollare mai!.

Non ho mai vissuto “limitata” dal mio handicap. Non mi sono, in nessuna occasione, sentita “inferiore” a nessuno, né sono stata esclusa o messa da parte, anzi.

Ringrazio i miei genitori per tutto ciò che continuamente mi donano e per avermi allevato con tanto amore, facendomi diventare la ragazza di oggi!.

Indubbiamente per loro non è stato facile accettare, quando sono venuti a conoscenza di quale sarebbe stata la mia “situazione” (sono la primogenita ed i miei genitori avevano all’incirca la mia età, quando sono nata); ma non si sono tirati indietro e, seppur nell’iniziale sconforto, hanno accolto la volontà di Dio ed il progetto che aveva per me.

Mi rivolgo a tutte le famiglie che si trovano in situazioni del genere, ai lettori di “Raggiungere” ed a tutti cybernauti. Non sono queste le vere disabilità!. Un handicap fisico fa sviluppare una sensibilità innata, in chi lo possiede e alla sua famiglia.

Pensiamo ai bambini con problemi psichici o con malattie genetiche rare. Situazioni ben più gravi di questa!. Eppure tanti genitori non si scoraggiano e vanno avanti!.

Mi rendo assolutamente conto che, a parole, sembra tutto semplice … Ma, nel corso della vita, ognuno di noi è sottoposto a prove e sfide da superare, belle o brutte che siano. L’importante è non essere soli, ma condividerle con qualcuno.

“Raggiungere” ed i suoi soci è come un compagno di viaggio. Chiunque  avesse bisogno, anche di una sola parola di conforto, sa di aver trovato l’associazione giusta.

Chi volesse mettersi in contatto con me o con la mia famiglia, può farlo tramite e-mail, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il numero fisso, 0832366054.

Un saluto

Valentina Labriola