15 ottobre 2010: All'ospedale San Gerardo di Monza, l'equipe del Dott. Massimo Del Bene, primario di chirurgia plastica e della mano ha effettuato il trapianto di entrambe le mani ad una donna di 52 anni, da donatore. La paziente, è ricoverata in rianimazione, ma è cosciente e in buone condizioni. Ci vorranno però sette giorni per sciogliere la prognosi sulla completa riuscita dell'intervento.
La novità nell'intervento è legata all'uso di una nuova tecnica anti-rigetto basata sulle cellule staminali, un principio già noto in teoria ma mai applicato prima. Per maggiori informazioni:
Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/10_ottobre_14/doppio-trapianto-mani-san-gerardo-monza_971a27f8-d770-11df-8fad-00144f02aabc.shtml
Il Sole 24 ore http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-10-15/trapianto-mani-monza-063949.shtml?uuid=AYt3CAaC
Azienda Ospedaliera San Gerardo http://www.hsgerardo.org/node/372
12 novembre 2010: A meno di un mese dall'intervento, Carla Mari, la 52enne che ha subito il doppio trapianto di mano, tornerà a casa. I medici hanno annunciato le sue dimissioni, in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche la paziente. Inizia adesso la fase di recupero, durante la quale Carla si sottoporrà ad una terapia riabilitativa mirata a recuperare l'uso degli arti.
Per maggiori informazioni:
Agenzia Giornalistica Italiana http://www.agi.it/
Il sito dell'INAIL: http://www.inail.it
Articolo disponibile on line all'indirizzo: http://daily.wired.it/news/scienza/ricercatori-italiani-creano-ossa-artificiali-di-legno.html.
Inoltre, sul numero di "wired" attualmente in edicola (Ottobre 2010), c'è un interessante approfondimento su questo argomento, che tratta la possibilita' di realizzare intere porzioni di ossa (come ad esempio femori) disponibili per il trapianto. Cito: "La scoperta del team della Dottoressa Tampieri consente di sostituire le ossa di un paziente, compromesse da un trauma o da una malattia, con materiali derivati dal legno. Il corpo lo riconosce come proprio, sostituendolo in pochi mesi con vero tessuto osseo" (Fonte: Wired, Ottobre 2010)
Il Ragazzo Bionico
Il Telegraph ha raccontato la storia di Patrick, il primo ragazzo ad indossare la protesi iPulse di Touch Bionics. L'articolo originale, in lingua inglese, è disponibile sul sito del telegraph .Per chi non avesse confidenza con la lingua inglese, ho realizzato una traduzione (premere il pulsante "leggi tutto" qui sotto)
Sul sito di "Le scienze" viene presentata una ricerca, svolta dall'Università di Berkley, che ha portato allo sviluppo di "e-skin", una pelle artificiale in grado di percepire il senso del tatto.
Secondo l'articolo: Un obiettivo a lungo termine potrebbe anche essere l'utilizzazione dell'e-skin per ripristinare il senso del tatto in pazienti con arti protesici, una volta raggiunto un adeguato livello di integrazione dei sensori elettronici con il sistema nervoso umano.
L'articolo è disponibile all'indirizzo http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1344672
Per chi fosse interessato all'argomento, the Independent ha pubblicato un articolo, in lingua inglese, disponibile all'indirizzo http://www.independent.co.uk/.
Per chi preferisce, qui sotto è disponibile una traduzione.
Per chi se lo fosse perso, consiglio di rivedere il servizio della trasmissione "Cosmo", andato in onda su Rai 3, sabato 4 settembre.
Lo trovate sul sito del corriere della sera, sezione spettacolo (vai al link).
Incentrato sull'incontro con la bellissima Aimee Mullins, atleta, modella, attrice, che all'età di 1 anno ha subito l'amputazione di entrambe le gambe al di sotto del ginocchio perchè nata senza il perone, contiene anche un contributo di Hugh Herr, l'ingegnere americano che, dopo aver subito l'amputazione di entrambi i piedi per un principio di congelamento, si è messo a sviluppare protesi di arto inferiore che consentano di replicare il funzionamento e la fisiologia dell'arto mancante.
Ma il contributo più emozionate è l'intervista alla giovanissima schermitrice italiana Beatrice Vio, che ha subito l'amputazione dei 4 arti a seguito di una setticemia. Beatrice ha detto che da grande desidera insegnare agli altri ad utilizzare le protesi, perchè solo chi le utilizza è in grado di farlo.
Grande Beatrice!
Le domande che si pongono gli scenziati che studiano la ricrescita degli arti sono le seguenti: come mai animali come la salamandra possono rigenerare un arto amputato e l'uomo no? In quale fase dell'evoluzione umana questa capacità si è persa? Perchè un essere adulto da' origine ad una cicatrice, mentre un feto, nei primi mesi di gestazione, ha la potenzialità di far ricrescere i propri arti amputati?
Un interessante articolo su questo argomento è stato pubblicato sulla rivista "Le scienze", n. 478, Giugno 2008.
Titolo: "Far ricrescere arti umani", di Ken Muneoka, Manjong Han e David M. Gardiner. (abstract). Non disponibile on line.
Cito il penultimo paragrafo: "se pensiamo a quanto abbiamo imparato finora sulla guarigione delle ferite e sulla rigenerazione la conclusione è che il giorno in cui potremo rigenerare parti del corpo umano potrebbe essere lontano non più di 10 o 20 anni."
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