Tutto ha avuto inizio con un chiamata cospiratoria del maestro di matematica di mia figlia.
"Signora, sono il maestro P. Posso parlarle?"
"Certo!"
"Volevo dirle che sono solo in una stanza. La nostra conversazione è strettamente privata"
"..."
"Siamo in procinto di iniziare a sommare i numeri da 1 a 10. I bambini conteranno usando le dita. Lei ha una pensato ad una strategia per sua figlia?"
E qui mi si è allargato il cuore.
Non solo mia figlia non aveva dato fuoco alla scuola o peggio, ma il maestro si era preoccupato di come insegnarle a contare sulle dita anche se lei non ha la mano sinistra.
E aveva deciso di chiedermi un parere in separata sede, e non di fronte alla bambina che avrebbe potuto sentirsi "diversa".
Ho lasciato che fosse lui a proporre una soluzione.
Mi ha suggerito di usare delle matite che simulassero le dita della mano.
Posandole sul banco e togliendole, la bimba avrebbe simulato l'apertura e la chiusura delle dita.
Come suggerimento era senz'altro di buon cuore, ma non è risultato pratico.
Il problema si è risolto da se quando ho saputo fortuitamente dell'esistenza della "linea del 20".
E' uno strumento che simula le mani del bambino per mezzo di "piedini" che si alzano e si abbassano.
Semplifica la comprensione di somma e sottrazione fino al 20 (ovvero del programma di prima elementare).
http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=39886
Ho trovato questo strumento molto utile, sia per bambini che hanno mani speciali che non.
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