Fare sport per chi ha una disabilità fisica può essere molto complicato – troppe volte più per assenza di istruttori e istruttrici preparati alle differenze, che per vere e proprie impossibilità di movimento.
Non è stato questo il caso di @giuliasarpero, che ha ispirato @carola_pisano a creare una serie di lezioni di yoga pensate apposta per chi ha differenze agli arti superiori!
Racconta Giulia: “Io in realtà ho sempre fatto yoga anche prima della gravidanza senza grosse difficoltà. Probabilmente io ho incontrato insegnanti con una certa sensibilità e intelligenza da capire che non potevo fare tutte le posizioni, soprattutto quelle in appoggio. Quindi da una parte le lezioni a cui partecipavo erano pensate anche per includere cose che io potessi fare facilmente, dall’altra dovevo anche essere io abbastanza elastica da capire come adattarmi a certe posizioni.
Però ho scoperto che per tanti non è così. Molti che non portano la protesi, a cui manca un pezzo di braccio, sono stati semplicemente rimbalzati… Avevo sempre pensato che lo yoga fosse una delle discipline più comuni, che fa meglio al fisico, specie per persone come noi che tante volte abbiamo problemi posturali, e invece no, finisce che non è così.
Dopo la gravidanza ho contattato la mia amica Carola Pisano, insegnante di yoga molto preparata, perché avevo bisogno di tornare a fare yoga in maniera ancor più consapevole, con esercizi davvero mirati e fatti bene. Con lei abbiamo messo su un mini-corso, fatto di esercizi cuciti su di me, ma pensati in generale per chiunque abbia una disabilità agli arti superiori. Per tutte le posizioni che con entrambe le braccia non potevo fare, lei ha creato un piano B.
Abbiamo pensato di rendere pubbliche queste lezioni proprio perché c’è tanta gente che ne ha bisogno. E non parlo solo di chi ha un’amputazione o una disabilità congenita, ma anche chi ad esempio non può fare forza sui polsi o sulle braccia per i motivi più disparati.
Penso che l’inclusione non sia solo per noi, ma per chiunque possa trarne beneficio”.