Fulvio Marotto ha subito l'amputazione degli arti inferiori e delle dita delle mani 9 anni fa, per una setticemia. Trovarsi a reinventare la propria vita, dopo una pluriamputazione, non è facile. Scoprire che le protesi sul mercato proprio non fanno per te, è ancora più drammatico.

Ma la soluzione c'è, costruirsi le proprie protesi, con cui correre, sciare, pattinare, guidare una moto.

Fulvio l'ha fatto, spostando oltre l'asticella dell'impossibile, e creando prototipi di ausili per la guida che semplificheranno la vita anche ai normodotati.

Ma questo non è sufficiente. Forse ancora più difficile del progettare e realizzare le proprie protesi è farsi riconoscere il diritto ad adoperarle, ad esempio ottenendo una patente per la guida della moto.

Anche in questo caso Fulvio ha centrato l'obiettivo, con TANTA pazienza e TANTISSIMA testardaggine.

Qui (www.gazzettino.it) e qui (corriere del veneto) trovate un racconto del suo ultimo traguardo.