(immagine tratta dal sito repubblica.it)

Zac Vawter, 31enne che ha perso la gamba destra in un incidente d'auto, ha testato una nuova protesi controllata dal pensiero salendo 103 rampe di scale della Willis Tower di Chicago, uno dei più alti grattacieli del mondo. La gamba bionica risponde agli impulsi elettrici provenienti dai muscoli collegati al tendine del ginocchio. Vawter durante la sua impresa ha semplicemente pensato 'devo salire le scale' e i motori, le cinture e le catene che compongono la protesi hanno sincronizzato  i movimenti del ginocchio e della caviglia.

Il sesto capitolo di Shared Experience nasce per esplorare il rapporto tra i bambini nati con malformazioni agli arti e la scuola.

Charlotte ha chiesto ai genitori di rispondere a queste domande:

  • Come hai aiutato tuo figlio a prepararsi per la scuola?
  • Se a tuo figlio fosse stato chiesto di restare al margine di un’attività scolastica, come ti saresti comportato?

Come sempre le famiglie si sono aperte, raccontando vittorie e sconfitte dei propri figli, nel lungo cammino educativo all'interno della scuola.

Charlotte ha gentilmente autorizzato la pubblicazione della traduzione del libro, in versione pdf, sul nostro sito web.

Capitolo 6

L'istruzione

  • Le Scuole
  • L’esclusione dalle attività scolastiche
  • Gli Insegnanti
  • Cosa vogliono i genitori dalle scuole e dagli insegnanti

Fulvio Marotto ha subito l'amputazione degli arti inferiori e delle dita delle mani 9 anni fa, per una setticemia. Trovarsi a reinventare la propria vita, dopo una pluriamputazione, non è facile. Scoprire che le protesi sul mercato proprio non fanno per te, è ancora più drammatico.

Ma la soluzione c'è, costruirsi le proprie protesi, con cui correre, sciare, pattinare, guidare una moto.

Fulvio l'ha fatto, spostando oltre l'asticella dell'impossibile, e creando prototipi di ausili per la guida che semplificheranno la vita anche ai normodotati.

Ma questo non è sufficiente. Forse ancora più difficile del progettare e realizzare le proprie protesi è farsi riconoscere il diritto ad adoperarle, ad esempio ottenendo una patente per la guida della moto.

Anche in questo caso Fulvio ha centrato l'obiettivo, con TANTA pazienza e TANTISSIMA testardaggine.

Qui (www.gazzettino.it) e qui (corriere del veneto) trovate un racconto del suo ultimo traguardo.

 

Il quinto capitolo di "shared experiences", il libro di Charlotte Fielder in corso di traduzione, tratta un argomento "spinoso".

La domanda che Charlotte ha fatto ai genitori di bambini nati con malformazioni agli arti è stata: "Quando il vostro bambino vi ha chiesto per la prima volta: “Perché non ho la mano, o le mani, o le braccia?", che cosa avete detto o fatto?

Charlotte raccoglie le esperienze di alcune famiglie e alla fine arriva ad una conclusione un po' sconvolgente... "questa domanda rappresenta un evento molto più importante per i genitori che non per i bambini".

Qui troverete la traduzione del quinto capitolo (link)

Mentre qui troverete i capitolo precedenti (link)

 

 

Il 29 agosto iniziano le Paralimpiadi! E quest'anno non possiamo non seguire le gare, ci sono due ragazzi che meritano tutta la nostra attenzione.

Sono Mahila Di Battista, specialità canottaggio (4con LTAMix), e Davide Dalla Palma, specialità atletica leggera (800,1500 metri T46).

Mahila, classe 1987, ha partecipato alle riunioni di Raggiungere, per spiegarci la sua passione per lo sport. Quattro anni fa era la prima e unica amputata di arto superiore a dedicarsi al canottaggio, e aveva cercato di adattare la sua protesi allo scopo. Mahila trasmette un tale amore per lo sport che, dopo averla sentita parlare, non puoi non desiderare di dedicarti anima e corpo ad una disciplina!

Davide è arrivato all'atletica quasi per caso, dopo aver fatto l'arbitro di calcio. Ma è stato vero amore, come racconta in questa intervista (link).

Per entrambi un grosso in bocca al lupo. E per noi, ecco il calendario delle gare (link)

A Londra non c'è solo Oscar Pistorius ad accendere i riflettori sul mondo della "disabilità". Come 4 anni fa, si è qualificata per i giochi olimpici, specialità tennis tavolo, la bellissima Natalia Partyka.

Polacca, Natalia ha 23 anni, ed è nata senza la mano destra. Per giocare a tennis tavolo ha "inventato" una sua tecnica, che consiste nel lancio della pallina con l'avambraccio destro.

E' stata battuta al terzo turno, ma di certo si rifarà alle paralimpiadi (4 anni fa tornò a casa con un oro parolimpico)!

Foto e notizia: corriere della sera