Tratto da corriere.it/salute

La donna siciliana ha perso la mano sinistra in un incidente sul lavoro. Per sei mesi ha sperimentato la nuova tecnologia avanzata. L’obiettivo ora è rendere il dispositivo impiantabile e utilizzabile ogni giorno

A guardarla girare il sugo sembra davvero a suo agio. La signora Loretana Puglisi, imprenditrice di Palazzolo Acreide (Siracusa) che ha perso la mano sinistra per un incidente sul lavoro si confessa all’Ansa: «Ho avvertito una sensazione estremamente naturale, che non provavo da due anni e mezzo». A lei è stata impiantata una mano bionica avanzata che riesce a dare una sensazione del tatto molto simile a quella naturale. Con il nuovo «device» può intuire la forma dell’oggetto che afferra e modula la forza. In futuro sarà possibile anche provare sensazioni più complesse come il ruvido o il liscio dei materiali.

Descritta sulla rivista Neuron, che le dedica la copertina, la nuova mano bionica riesce a imitare la «voce» dei neuroni, riproducendo il coro di segnali che dai polpastrelli arriva al cervello. «È una dimostrazione di come sia possibile replicare la risposta dei recettori naturali del tatto con buon livello di fedeltà», ha detto il coordinatore della ricerca, Silvestro Micera, dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa e titolare della cattedra di Neuroingegneria translazionale del Politecnico di Losanna. Alla ricerca ha partecipato anche l’Università di Friburgo e l’intervento è stato eseguito a Roma, nel Policlinico Gemelli.